Incontro con i Comuni di Milano e Parma
Martedì 16 Marzo si è tenuto un incontro on line che ha visto protagonisti il comune di Milano e il comune di Parma nel presentare gli attuali sforzi dei comuni in ambito di comunità energetiche e coinvolgimento delle multiservizi nella rigenerazione urbana.
L’incontro è stato organizzato da Enea in concomitanza con JPI-Urban Europe, un’associazione nata dai ministeri congiunti di varie città europee con lo scopo di aiutare lo sviluppo urbano sostenibile in Europa, per presentare ai partner europei validi esempi di rigenerazione urbana in Italia.
Dopo una breve introduzione sul tema dei PED, i distretti ad energia positivi, ad opera di Paola Clerici Maestosi, ricercatrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili di ENEA, i protagonisti hanno preso parola.
Piero Pelizzaro, responsabile dell’ufficio resilienza del comune di Milano, ha presentato l’impegno della città nella lotta alla povertà energetica. Per quanto riguarda la città di Parma, l’architetto Enzo Bertolotti, responsabile dell’ufficio Energia e Clima del comune di Parma, ha esposto esempi di coinvolgimento delle società multiservizi nell’edilizia pubblica e sociale. L’incontro è stato moderato da Christopher Gollner, responsabile dei programmi PED in JPI.
Il comune di Milano, dopo una panoramica sull’assetto legislativo riguardo le comunità energetiche in Italia, ha presentato il progetto Sharing Cities, Horizon 2020, di cui fa parte dal 2015. Il progetto in questione punta allo sviluppo di pratiche di riqualificazione del patrimonio edilizio, tramite lo scambio di esperienze con i vari partner europei. A seguire, il progetto ‘’Nrg2peer’’, una piattaforma di supporto e gestione delle comunità energetiche. Come ciliegina sulla torta, il comune di Milano ha concluso la sua parte con l’esempio di Chiaravalle. Un sobborgo nella periferia di Milano innovativo ed efficiente dal punto di vista energetico. Gli appartamenti sono provvisti di un sistema di riscaldamento alimentato con di pompe di calore. Inoltre, è presente anche un sistema di ventilazione ad energia rinnovabile, che, con un doppio circuito per estate inverno, è alimentato da pannelli solari termici.
Per quanto riguarda Parma, sono stati esposti gli studi di fattibilità degli ultimi anni in materia PED. Data la configurazione della città, tre sono le aree in cui l’efficientamento edilizio, unito alla produzione di energia rinnovabile, potrebbe portare alla creazione di PED: In primo luogo, l’area nord.
Questa comprende un grande comparto industriale che garantirebbe energia termica in avanzo. In secondo luogo, l’area sud, in cui edifici di nuova costruzione garantiscono profili di consumo diversi. Infine, la zona Castelletto-Cittadella, area residenziale ben equilibrata per diversità di consumi e attività. L’accento è stato quindi messo sulla collaborazione con Iren SpA, la multiservizi del comune di Parma che ha collaborato nella candidatura ad un progetto europeo per la rigenerazione urbana dell’area campus.
Infine, Parma ha esposto l’inedito progetto MAS (Mosaico Abitativo Solidale), in cui il comune si è candidato ad un bando ministeriale per investire circa 20 milioni di euro nella rigenerazione dell’area prossima a via Taro. I
n tale area, è prevista la riqualificazione delle residenze per anziani e la costruzione di alloggi sociali, anche diretti a studenti universitari. Tramite l’estensione della rete di teleriscaldamento, la riqualificazione degli edifici e la creazione di orti collettivi, l’area sovrastante a via Taro diventerebbe una zona a basso impatto climatico ed alta efficienza. Anche in questo caso, il progetto è stato frutto di una partnership tra comune e Siram-Veolia.
Gli esempi italiani hanno quindi saputo soddisfare le attese degli ospiti internazionali, i quali non hanno esitato a tempestare di domande gli speakers. Con speranza ed ottimismo, si guarda adesso alla nuova programmazione per una migliore transizione verso i PED