Si è tenuto il 3 Ottobre, al centro congressi Santa Elisabetta presso il Campus Universitario, il convegno “Droni 4.0 – Il futuro è nei cieli” e Parma Futuro Smart era presente. Il convegno, organizzato da DiFly, una start up innovativa che si occupa di progettare e realizzare droni ad alto contenuto tecnologico, è stato aperto da un intervento dell’Università di Parma ed ha visto anche i contributi di Unione Parmense degli Industriali, Aster e Comune di Parma e della stessa DiFly.
L’obiettivo della giornata era, da un lato, quello di avvicinare studenti universitari, imprese ed enti del territorio alle molteplici potenzialità ed applicazioni di questi strumenti (i droni sono infatti strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico per fotogrammetria aerea, agricoltura di precisione, monitoraggio inquinanti ambientali, telerilevamento e raccolta dati), dall’altro quello di mettere in evidenza l’importanza di creare nel nostro territorio un ecosistema favorevole alla crescita di nuove imprese tecnologiche basato sull’alleanza fra pubblica amministrazione, industria e start up.
La capacità del territorio di favorire investimenti in progetti innovativi e, in particolare, di potenziare l’innovazione tecnologica, è un fattore fondamentale di sviluppo per tutto il sistema economico locale. Per questi motivi, nell’ambito di Parma Futuro Smart il Comune di Parma sta cercando di contribuire allo sviluppo del sistema locale verso l’orientamento di nuove professioni integrate con l’innovazione tecnologica. Una delle attività con le quali si cerca di dare impulso verso lo sviluppo dell’innovazione tecnologica è l’attivazione di diverse partnership con la sottoscrizione di accordi di collaborazione con diverse start up innovative, che partecipano attivamente al percorso Parma Futuro Smart, tra cui DiFly.
In quest’ottica da alcuni anni la Protezione Civile del Comune di Parma, unico esempio a livello regionale, si è dotata di un software geo-cartografico per la pianificazione, la gestione delle emergenze e per il supporto alle decisioni durante fasi critiche degli eventi. Le possibilità operative di tale strumento sono di gran lunga superiori agli ambiti della sola Protezione Civile e possono avere importantissime ricadute in svariati ambiti del “governo” e della “fruizione” di una città: sul software attualmente in uso possono essere implementati una serie di servizi e funzionalità che avranno lo scopo, da una lato, di condividere e mettere a sistema tutte le basi informative già in possesso dell’Amministrazione, dall’altro di poter “spendere” sul territorio questa ampliata operatività in termini di migliore conoscenza, integrazione e protezione.
Da questa esigenza è nata la partnership con DiFly, che ha proprio come obiettivo quello di arricchire di nuove funzionalità il software in uso attraverso l’utilizzo dei droni, attraverso i quali è possibile raccogliere diverse informazioni, tra cui monitorare lesioni a fabbricati ed infrastrutture, acquisire dati territoriali per pianificazione di emergenza, eseguire rilievi fotogrammetrici, ma anche monitorare la qualità dell’aria e simulare e rilevare incidenti stradali. A tal fine venerdì 5 Ottobre alcuni tecnici del Comune di Parma, DiFly ed Istituto Rondani hanno effettuato una prima serie di test in una zona della città.
Parma Futuro Smart, insieme agli altri soggetti del territorio, cerca di innescare risultati tangibili verso la Parma del futuro: un territorio più “connesso” con le persone preposte alla sua gestione/pianificazione, più “leggibile” da chi il territorio lo vive o lo vuole scoprire e più resiliente durante eventi critici.