Gli Step della candidatura a European green capital:
Il 21 Giugno 2019, nella sala di rappresentanza del Municipio, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile è stato fatto il primo passo per conquistare il titolo di European Green Capital per il 2022 (capitale Verde europea 2022).
Tra il 21 Giugno e il 28 Settembre 2019 si sono svolti alcuni incontri con gli stakeholders e la Fondazione per approfondire e definire la candidatura con la raccolta dei vari progetti delle società ed aziende coinvolte.
Il 28 Settembre 2019, è stato presentato all’auditorium Carlo Mattioli del Palazzo del Governatore, il Dossier di Candidatura di Parma a European Green Capital per il 2022. Comune, aziende e territorio sono unanimi nel rimarcare l’alto valore di una sfida che vede Parma in competizione per il premio che verrà assegnato dalla Commissione Europea del prossimo anno a Lisbona.
Il 14 Ottobre 2019, il dossier realizzato in collaborazione con tutte le aziende “green” del territorio che hanno firmato il protocollo, è stato consegnato ufficialmente alla Commissione Europea.
Nella Primavera 2020 saranno comunicati i risultati delle candidature.
La squadra:
A dirigere i lavori sono stati il sindaco, Federico Pizzarotti, gli Assessori Tiziana Benassi, delegata alle Politiche di Sostenibilità Ambientale e Michele Alinovi con delega alle Politiche di Pianificazione Urbanistica e Sviluppo del territorio, hanno anche presenziato all’incontro alcune aziende del territorio rappresentate da Maria Paola Chiesi, che ha parlato a nome di quelle già certificate B – Corp. E Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha collaborato con il Comune per la redazione del Dossier stesso, illustrandone i contenuti e spiegando che il Dossier della candidatura è frutto di un lavoro durato mesi, con un ampia raccolta di dati e sostenuto e agevolato dall’Amministrazione e dal territorio.
Il Cibo, l’Ambiente e la Cultura, rappresentano i focus della vocazione politica ed amministrativa della città di Parma che ha già avuto i massimi e prestigiosi riconoscimenti quali: “Parma Città Creativa Unesco per la Gastronomia” e “Capitale Italiana della Cultura per il 2020”. Oltre il Food e la Cultura anche l’Ambiente, con la A maiuscola, è contemplato come risorsa, come punto di partenza per la promozione di politiche innovative in materia, già in parte attuate dall’Amministrazione, ma che sono proiettate verso il futuro: per dare vita ad una nuova sfida strategica per Parma, per l’Italia, l’Europa ed il Mondo.
“Fare sistema – ha spiegato il sindaco Pizzarotti – è fondamentale per partire dai risultati raggiunti ed affrontare con consapevolezza le sfide del domani, soprattutto in campo ambientale. Il tema è quello di ridurre in modo intelligente l’impatto che le nostre attività hanno sull’ambiente, e che tutto questo sia visto come opportunità, per sapere essere inclusivi”.
Fino ad oggi sono 12 le città che, a livello europeo, hanno vinto il premio di European Green Capital. “Il fatto che spicca maggiormente – ha sottolineato Ronchi – è che fra queste non vi è nessuna città italiana. E l’Italia può conferire un valore aggiunto alla sfida continentale per diventare Capitale Verde d’Europa proprio per la storia che la caratterizza e che connota i suoi centri urbani, come Parma, contraddistinti da elementi di qualità storica ed architettonica”.
Le sfide da vincere:
Per accedere alla candidatura di European Green Capital, secondo quanto previsto dal bando, sono stati presi in esame 12 indicatori per dimostrare con dati e fatti, che la città può essere un modello in campo ambientale anche a livello europeo.
Alcuni esempi: la riduzione delle emissioni inquinanti: con un meno 22,4 % di Anidride Carbonica – CO2 – emessa in atmosfera al 2020, per proseguire ad un meno 45 % al 2030 e giungere ad un meno 100 % al 2050. Si sono previste anche azioni di mitigazioni e di adattamento ai cambiamenti climatici, redigendo, nel 2020, un piano di Adattamento Climatico. In tema di mobilità sostenibile l’obiettivo è quello di ridurre al 40 %, al 2030, gli spostamenti in auto.
In tema di uso sostenibile del suolo le sfide riguardano la realizzazione di un Parco Agricolo Periurbano, come previsto nel PSC, la tutela della Fasce Fluviali, la realizzazione del KM Verde, il cosiddetto chilometro verde consiste in una fascia alberata lungo l’asse autostradale, da via Cremonese a via Manova, una barriera vegetale contro lo smog dell’A1.
In tema di natura e biodiversità nel Dossier si parla di Piano del Verde, Rafforzamento dei Corridoi Ecologici, del Parco Fluviale del Parma entro il 2025. Misure concrete sono previste anche per il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione del rumore, sui rifiuti e sul consumo dell’acqua. Crescita Verde ed Eco Innovazione ricoprono un ruolo strategico.
Il Protocollo Parma Futuro Smart, siglato il 28 maggio del 2019 con 40 enti, imprese, associazioni ed enti di ricerca per realizzare 4 progetti strategici 2030 rappresenta un ottimo punto di partenza: i 4 progetti sono: verso una mobilità smart, condivisa e sostenibile; verso una città carbon neutral; la città come laboratorio per la transazione e l’innovazione digitale; una città creativa, culturale e inclusiva. E’ previsto il rinnovo del protocollo Parma Futura Smart nel 2030. Tra gli indicatori anche quelli legati alle prestazioni energetiche ed alla Governance.