Si è tenuto a Parma a fine marzo il IV Meeting del Progetto europeo AWAIR sulla qualità dell’aria organizzato dal Comune di Parma in collaborazione con Infomobility con la partecipazione di ARPAE Emilia Romagna, Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali (C.I.N.S.A.) – Università di Parma e altri partner europei provenienti da Germania (Istituto di ricerca Helmoltz di Monaco), Polonia (Comune di Katowice e Istituto di ricerca GIG – Central Mining Institute), Ungheria (Zuglo, Comune di Budapest)
Focus di AWAIR è affrontare il problema della qualità dell’aria in un’ottica di città intelligente che diventa sfida comune per quei territori dell’Europa Centrale caratterizzati da forti pressioni antropiche e frequenti condizioni di stagnazione dell’aria. L’attenzione prioritaria è dedicata agli episodi acuti e in particolare alla implementazione di azioni volte alla riduzione dei livelli degli inquinanti atmosferici, dei livelli di esposizione e alla salvaguardia della salute dei cittadini.
“Abbiamo deciso di aprire il meeting del progetto europeo AWAIR nel Davines Village, uno dei più importanti esempi di azienda sostenibile a Parma. Parma è conosciuta nel mondo per la storia, la musica, l’arte, la cultura, il food e il suo stile di vita a misura di persona, ma la città, come tutte quelle localizzate in Pianura Padana, ha un problema grave da affrontare: l’inquinamento dell’aria. L’Amministrazione è costantemente impegnata a metter in atto azioni per migliorare la qualità dell’aria, anche mediante progetti europei come questo. Attraverso lo scambio di buone pratiche ed esperienze possiamo orientare le nostre politiche ambientali nella direzione del monitoraggio outdoor e indoor, della ricerca e della sperimentazione di nuove tecnologie” ha commentato l’assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientali Tiziana Benassi.
Il progetto mira a mettere a punto metodi di monitoraggio nuovi e indicatori in grado di valutare se le misure intraprese dagli amministratori locali sono efficaci in materia di riduzione delle emissioni di inquinanti sempre in un’ottica di città intelligente e sostenibile. Dai dati emerge che molti casi di malattia dipendono dagli inquinanti atmosferici e in tutta Europa si sente l’esigenza di superare le abituali misure con cui si cerca di limitare l’esposizione dei cittadini. Per questo è importante avere coinvolto altri paesi Europei, oltre all’Italia, per concentrare le attività di ricerca su aree in cui ogni inverno si verificano gli episodi di inquinamento estremo, quelli che si associano al blocco del traffico, o alle limitazioni nell’uso del riscaldamento.
Riveste massima importanza nel progetto il migliorare la consapevolezza dei cittadini sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute e trovare nuovi strumenti di comunicazione degli episodi acuti con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili (bambini, anziani, asmatici, cardiopatici…) e di coinvolgimento di tutti i gruppi di interesse.